L’osteoporosi si definisce come “una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da ridotta massa minerale e deterioramento microstrutturale del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità dell’osso e maggior rischio di fratture”. Con l’avanzare dell’età una lenta perdita di minerali dall’osso fa parte delle numerose modificazioni che il nostro organismo subisce con l’invecchiamento. Se questa perdita è eccessiva, e la massa ossea scende al di sotto di determinati livelli, si può incorrere nell’osteoporosi.
È una malattia generalmente asintomatica (solo in alcuni casi può accompagnarsi a dolore osseo, spesso erroneamente associato all’artrosi) e se ne manifestano direttamente gli effetti con le tipiche fratture “da fragilità ossea” dell’anziano: fratture di polso, coste, vertebre o femore a seguito di traumi anche molto lievi e banali.
L’osteoporosi colpisce soprattutto le donne: 1 donna su 4 contro 1 uomo su 10. Le donne, infatti, hanno una massa ossea minore rispetto agli uomini ed a ciò si aggiungono gli effetti della menopausa (tanto più se precoce o chirurgica) e la maggior durata della vita.